
Simbologia
L’archetipo della Bilancia “…..rappresenta l’ego nella sua prima, incerta ricerca di un’identità interiore”(Swami Krijananda).
Tale ricerca passa attraverso l’esperienza degli opposti nella dualità di questa dimensione terrena (non per niente il simbolo del segno sono i due piatti di una bilancia) e si sviluppa soprattutto nel campo dei sentimenti e delle relazioni (ricordiamo il suo governatore è Venere il pianeta dell’Amore). Tuttavia questo equilibrio armonico viene ricercato in tutti campi dell’esistenza di un nativo della Bilancia.
Caratteristiche archetipo della Bilancia
Ottava superiore
L’ottava più alta del segno della Bilancia è manifesta in coloro che tentano di armonizzare le Verità più elevate con le realtà inferiori attraverso un opera di pacificazione ed unificazione a tutti i livelli.
Ciò avviene attraverso una sottile e laboriosa trasformazione alchemica che solo un nativo evoluto della Bilancia è in grado di portare a termine: una continua e progressiva trasposizione e scambio dei punti estremi appartenenti alla dualità, il sopra con il sotto, la destra con la sinistra, il bene con il male, la luce con il buio, fino a raggiungere un punto focale d’equilibrio che concentra e racchiude l’Unità, l’armonia e la Pace. L’occasione che offre il segno della Bilancia è la possibilità di ricercare la bellezza del proprio essere. È nella natura della Bilancia un fine senso di bellezza come effetto e risultato di un raggiunto equilibrio, del conseguimento di un’armonia interiore.
Ottava inferiore
Purtroppo questo desiderio d’armonia tende a trascurare deliberatamente tutte le problematiche ed i dispiaceri altrui per cercare di arrivare ad altezze dove persino le più alte aggressive onde del dolore non possono arrivare. Questa tendenza non porta alla Saggezza, al contrario trasporta ancora più profondamente nell’illusione, perché siamo tutti collegati ed il dolore di uno è anche il dolore di tutti.
Per questo il Grande Maestro Paramahansa Yogananda ha affermato che sarebbe tornato nel mondo a salvare dall’illusione fino all’ultimo dei suoi fratelli.
Essendo un segno d’aria la Bilancia tende a rinchiudersi in un castello incantato d’avorio, molto bello ma completamente distaccato e disconnesso dalle realtà a volte molto crude della vita reale. Ha quindi bisogno di controbilanciare questa tendenza con le qualità più legate alla terra che Venere manifesta nell’altro segno da lei governato, quelle del Toro.
Consigli per il nativo Bilancia
Per portare a termine questo non facilmente descrivibile processo , il nativo della Bilancia deve svolgere un incredibile lavoro di pulizia sulla propria personalità fino a diventare una finestra perfettamente trasparente sulla Presenza Divina in questi vivente.
“L’uomo, infatti, è stato destinato a servire come un canale per vibrazioni più elevate delle proprie” (Swami Krijananda).
Un aiuto per coloro che hanno il coraggio di intraprendere un così arduo ma inevitabile cammino (non solo per quelli del segno della Bilancia che chiaramente sono facilitati in questo), arriva dalla possibilità che tutti hanno di sintonizzarsi con le sfere più elevate delle Realtà Divine. Tale sintonizzazione può avvenire progressivamente attraverso la ricerca della moderazione equilibrata in tutti gli aspetti della vita:
“L’equilibrio è la loro strada più veloce verso la perfezione (Swami Krijananda).
Enfatizzare e/o amplificare ogni stato emotivo corrispondente ad ogni situazione di successo, sciagura e fortuna che accade ad ognuno di noi, equivale ad allontanarci dal mostro Centro, dalla sede della nostra vera felicità, dalla Gioia che profonda e nascosta risiede nel nostro Cuore.
Il ritirarsi dalle realtà del mondo ed accogliere questi stati d’animo senza identificarci con essi fa parte del DNA di ogni nativo della Bilancia che più di ogni altro segno dello Zodiaco va alla ricerca di tale Armonia Interiore al centro di ogni oscillazione.
Lo strumento essenziale della meditazione
Strumento molto importante per il nativo della Bilancia è la meditazione su quello che nella materia ci ricorda il punto d’incontro tra gli opposti.
Un esempio potrebbe essere la concentrazione della nostra attenzione sulla linea di confine tra l’orizzonte marino ed il cielo, ma altrettanto valida è qualsiasi altra linea di demarcazione tra due realtà molto diverse l’una dall’altra che nasconde, in attesa di essere rivelata, una realtà adimensionale più profonda e Vera .
Allo stesso modo, la Supercoscienza giace sulla linea di confine tra la coscienza ed il subconscio, tra la veglia ed il sonno. La Super Coscienza risiede al centro delle sopracciglia mentre la coscienza dell’ego è posta nel midollo allungato alla base del cervello.
Prova a spostare la tua attenzione e consapevolezza al centro delle sopracciglia, sollevando lo sguardo con gli occhi semi aperti e concentrandoti sulla linea d’orizzonte che divide l’oscurità che sta in alto dalla luce in basso.
E lì che risiede il regno dell’eterna pace ed armonia dell’estasi, lo stato naturale dell’Anima.
«C’è una linea sottile dove il cielo tocca l’oceano. Così è Dio. Egli risiede sottilmente fra il bene e il male, fra la luce e l’oscurità, fra la malattia e la salute e fra tutte le altre dualità. Ecco perché io amo osservare il cielo che bacia l’acqua: mi ricorda la Sua presenza nascosta».
PARAMHANSA YOGANANDA